Protesta sociale e cambiamento climatico: la filiera globale oggi

Questo nuovo rapporto evidenzia le tendenze e le prassi migliori per garantire la sicurezza della filiera produttiva e la continuità d’impresa nel 2020.

Oggi BSI, che si occupa di miglioramento d’impresa, svela il suo rapporto Supply Chain Risk Insights 2020, dove sono stati individuati le tendenze e i rischi associati che impatteranno le filiere produttive globali nell’anno a venire. Il rapporto è supportato dal Supply Chain Risk Exposure Evaluation Network (SCREEN) di BSI, un sistema web globale di informazioni sulla filiera produttiva globale. Grazie all’intelligenza SCREEN, BSI ha previsto le seguenti tendenze che domineranno le filiere di tutto il mondo durante l’anno futuro:

  • La lotta contro la pandemia da Coronavirus
  • Inversione di tendenza per le forniture dall’Asia
  • La tratta degli esseri umani e lo sfruttamento dei migranti
  • Le proteste politiche e il cambiamento globale delle ideologie
  • L’impatto del cambiamento climatico sulla continuità d’impresa
  • Il rischio globale di terrorismo e tensioni nel Medioriente

Il rapporto Supply Chain Risk Insights 2020 punta un faro su queste nuove minacce e sul progresso svolto nell’affrontare le sfide in corso, offrendo le prassi migliori per contrastare e gestire il rischio.

Dato il carattere universale delle proteste politiche, delle calamità naturali e deli atti di terrorismo, le aziende devono preparare le loro filiere a queste eventualità, per garantire stabilità in caso di incertezza”, ha affermato Jim Yarbrough, Program Manager di Global Intelligence in BSI. “Le tendenze e gli avvenimenti del 2019 hanno gettato le basi per sfide nuove e più dure nel 2020 e oltre, costringendo lo scenario economico globale a rivedere le sue strategie per garantire stabilità e continuità.

 

La lotta contro la pandemia da Coronavirus

La pandemia da Coronavirus (COVID-19) ha messo in luce l’attuale fragilità della filiera produttiva globale, dove il fallimento di un anello può potenzialmente causare disagi e interruzioni lungo tutta la catena. Le aziende devono adattarsi all’impatto dell’inattività e della lenta ripartenza della produzione industriale cinese sulle loro filiere globali e la pandemia da COVID-19 porterà i singoli governi di tutto il mondo a contrastarla con metodi diversi, creando ulteriori disagi e costringendo le aziende ad adottare misure di adattamento per garantire la continuità economica. La diffusione del virus ha evidenziato la necessità di una pianificazione di continuità aziendale esaustiva che tenga conto di tutti i tipi di possibili calamità naturali, comprese le epidemie. Le lezioni imparate durante lo scoppio della pandemia da COVID-19 su come mitigare meglio la diffusione del virus e assorbire i ritardi nella produzione industriale e trasporto globale determineranno il modo in cui le aziende e le filiere sono in grado di rispondere ad altre possibili epidemie in futuro.

 

Inversione di tendenza per le forniture dall’Asia

Mentre Stati Uniti e Cina erano impegnati nelle loro dispute commerciali, altri Paesi asiatici come Vietnam, Myanmar, Cambogia, Malesia, Thailandia e Bangladesh hanno tutti lavorato alla creazione di un ambiente economico più attraente. Adesso, con la preoccupazione delle aziende per le loro filiere in Asia per via della diffusione del coronavirus e la ricerca di nuove opportunità altrove, il settore industriale non può non considerare i rischi ancora dominanti a cui è soggetta la responsabilità sociale aziendale in Cina e in tutta la regione, fra cui lo sfruttamento del lavoro minorile, il lavoro forzato e misere condizioni lavorative. In aggiunta al coronavirus, nel 2019 il continente è stato afflitto da calamità naturali, specie invasive e malattie che hanno causato la vasta distruzione di infrastrutture e insediamenti agricoli e hanno evidenziato la necessità da parte delle aziende di sviluppare piani di risposta globali ed esaustivi.

 

La tratta degli esseri umani e lo sfruttamento dei migranti

BSI continua a registrare episodi e incidenti di migranti che cercano di attraversare l’Europa per arrivare nel Regno Unito, spesso in balìa di trafficanti o tramite la filiera. Nello specifico, l’88% di tutti gli episodi di clandestinità in Europa è avvenuto attraverso il trasporto con autocarri, di cui il 55% con dieci o più migranti, ovvero con il probabile coinvolgimento di individui corrotti appartenenti alla rete della tratta di esseri umani. Similmente, il flusso dei migranti continua attraverso l’America Latina per cercare di arrivare negli Stati Uniti. Nel 2019, le autorità messicane hanno stretto la morsa sui flussi dei migranti. La violenza dei cartelli sta crescendo nel Paese e i trasportatori delle filiere possono aspettarsi un numero maggiore di tentativi da parte di migranti di nascondersi nei loro autocarri, a cui si aggiungono le problematiche sulla sicurezza e le interruzioni del traffico stradale. A causa del rischieramento del personale di dogana lungo il confine fra USA e Messico, BSI ha registrato un ritardo di 4.5 ore sulle corsie dedicate al trasporto, evidenziando come la migrazione può impattare le catene di fornitura e il trasporto in quella regione. Queste problematiche non sembrano destinate a scomparire, mentre continua il dibattito fra i due Paesi per cercare una risoluzione. Ciò costringe le aziende a implementare piani di solida continuità operativa.

 

Le proteste politiche e il cambiamento globale delle ideologie

L’anno scorso BSI ha rilevato impatti significativi sulle filiere causati dalle proteste politiche a livello globale. Molti di questi movimenti politici hanno continuato la loro azione di protesta nel 2020 e probabilmente continueranno e cresceranno nel corso dell’anno. Con l’aggravarsi delle motivazioni delle proteste, i governi arrancano nell’offrire una risposta efficace alle rivolte sociali e, quindi, nel fermarle. Nel 2020, è essenziale che le aziende siano al corrente di possibili scoppi di proteste sociali e mettano in atto dei piani di continuità operativa che tengano conto dei ritardi di trasporto, blocco delle strade e un livello superiore di allerta della sicurezza. Sempre l’anno scorso, BSI ha inoltre rilevato degli impatti sulle filiere in Brasile, India e Messico quale conseguenza dei cambiamenti ideologici al potere. Nel 2020 le conseguenze di tali cambiamenti continueranno a riverberare e le aziende stanno riconsiderando i rischi in questi Paesi per quanto riguarda la continuità d’impresa e valutando le fragilità della responsabilità sociale aziendale che emergono dalla deregolamentazione.

 

L’impatto del cambiamento climatico sulla continuità d’impresa

Molti eventi metereologici hanno colpito l’India più di ogni altro Paese nel 2019. A luglio 2019, BSI aveva già rilevato un aumento del 28% delle calamità naturali abbattutisi sull’India rispetto ai dati BSI dell’anno precedente. Nella valutazione delle loro filiere produttive, le aziende devono assolutamente includere una conoscenza non soltanto del rischio posto dalle calamità naturali in sé ma anche della resilienza del Paese e della sua capacità di riprendersi da tali disastri. Gli eventi metereologici da record dell’anno scorso hanno seminato distruzione sulle filiere, pertanto le aziende dovranno aspettarsi ulteriori carenze di prodotti agricoli, impraticabilità e interruzione delle infrastrutture e una maggiore esposizione al furto e al saccheggio delle aree colpite da gravi eventi metereologici nel 2020. In più, il loro protrarsi metterà ancora più a dura prova la resilienza ai disastri e porterà a delle rivalutazioni di medio e lungo termine della solvibilità di alcuni Paesi partner nelle filiere.

 

Il rischio globale di terrorismo e tensioni nel Medioriente

Mentre le proteste politiche continuano a diffondersi e ad intensificarsi nel 2020, è molto probabile che si possano verificare degli atti di terrorismo da parte delle frange più estremiste dei movimenti politici in cerca di nuove strategie di affermazione al di là degli episodi di vandalismo e marce violente. Il team SCREEN intelligence di BSI ha registrato una media di cinque incidenti terroristici al giorno nelle filiere produttive, di cui il 30% nell’Africa sub-sahariana. Con gli alti e bassi delle tensioni fra USA e Iran, è possibile che quest’anno gli atti di terrorismo aumentino i livelli di disagio e interruzione lungo le filiere.

 

Note per gli editori:

I dati e l’analisi contenuti in questo rapporto provengono direttamente dalla nostra piattaforma SCREEN per la filiera produttiva globale, che offre un’approfondita conoscenza in tempo reale di tematiche quali la sicurezza, la continuità d’impresa, la sicurezza e la frode alimentare, le minacce e le tendenze in atto nella responsabilità sociale aziendale. SCREEN consente ai suoi utenti di visualizzare i rischi su scala mondiale e di individuare facilmente i luoghi ad alto rischio e le potenziali esposizioni. Le notizie d’inchiesta sul campo e le esclusive mappe del rischio globale di SCREEN aiutano le organizzazioni a rimanere aggiornate sulle minacce emergenti e a proteggere meglio la loro filiera, il loro marchio e la loro reputazione.

Per maggiori informazioni sulla nostra piattaforma di dati e intelligence, vi invitiamo a contattarci direttamente all'indirizzo supplychain@bsigroup.com.